MISSION
I compiti dell’Ente, previsti dall’art. 2 dello Statuto, sono: mantenimento dei collegamenti tra i bergamaschi emigrati, le loro famiglie e le loro comunità; studio dei problemi dell’emigrazione, specie per quanto attiene la tutela dei diritti e degli interessi degli emigranti e delle loro famiglie; assistenza sindacale, fiscale, sociale, culturale; censimento dei bergamaschi sparsi nel mondo (una prima indagine, svoltasi fra i Comuni della provincia di Bergamo, stabilì che gli emigranti provenivano da 196 Comuni, erano oltre 16.000 distribuiti in 57 Stati del mondo; attualmente sono oltre 50.000 gli iscritti all’AIRE); documentazione storica ed attuale del lavoro dei bergamaschi all’estero; diffusione dei valori della “bergamaschità”; organizzazione di iniziative che puntano a valorizzare e promuovere in terra straniera l’ambiente, la cultura, l’arte, la storia, il folclore, il turismo della Bergamasca (quindi rassegne di cori, spettacoli teatrali, reading letterari, feste conviviali, meeting enogastronomici). Un sostegno polivalente, dunque.
La costituzione dell’EBM fu una felice intuizione, perché si creava un organismo che stabiliva un collegamento permanente con le migliaia di bergamaschi sparsi nel mondo. Oltre a censire gli emigranti, la provenienza e la destinazione, questo organismo instaura una fattiva collaborazione tra emigranti, le nuove comunità sociali createsi e le loro famiglie. Nel contempo, promuove lo studio dei problemi migratori, in particolare la tutela dei diritti, diritti all’estero ma anche diritti che venivano a volte lesi sul territorio di provenienza, soprattutto quando le amministrazioni comunali approvano i Piani di Governo del Territorio (PGT) o deliberano le tariffe TARI e IMU. Inoltre, promuove lo svolgimento di attività culturali, attraverso corsi di italiano all’estero e, a volte, anche corsi di dialetto bergamasco