L’EBM E’ VICINA ALLA FAMIGLIA DI TONIA FRANCHINI, DECANA DELLA BERGAMASCA

Venerdì 17 gennaio 2025, alle 5, è venuta a mancare Antonietta “Tonia” Franchini di Sant’Omobono Terme, che ha compiuto 110 anni lo scorso 19 luglio 2024, la più anziana della provincia di Bergamo, terza persona più longeva della Lombardia e quindicesima a livello nazionale, come certifica il sito “supercentenari d’Italia”. Un traguardo incredibile. Tanto più per il fatto che Antonietta, da molti conosciuta in paese come Tonia, ci è arrivata conservando una lucidità mentale da fare invidia. Da qualche tempo  faticava a camminare, ma continuava a vivere nella sua casa di Mazzoleni, a Sant’Omobono Terme, a breve distanza dal santuario della Cornabusa. Niente Casa di riposo o altre sistemazioni, perché Antonietta poteva contare sul supporto dei familiari che le sono stati vicino, e sulla signora Fiorella che le è stata vicino negli ultimi due anni.

Le sorelle Bepa e Tonia Franchini

Tonia era nata e cresciuta a Sant’Omobono Terme, per la precisione a Cà Casello (una località della frazione di Mazzoleni a Sant’Omobono), nell’ormai lontano 19 luglio 1914. Tonia, da ragazza, aveva lavorato all’antico filatoio del paese e, una volta sposata con Giuseppe Gardinetti, si era trasferita in Francia, a Montbrison. Dopo venticinque anni, in seguito alla malattia del marito, morto dopo tre mesi (a 49 anni), era tornata in Valle Imagna e, da allora, viveva nella frazione di Mazzoleni.

Tonia, madre di tre figlie (una, Ivette, persa quando era ancora una bimba e le altre due, le gemelle Giuseppina e Ivette, scomparse nel 2022 e 2023), si è spenta circondata dall’affetto di sei nipoti (Giuseppe scomparso 20 anni fa) e ben undici pronipoti. Era centenaria anche la sorella “Bepa” Franchini, scomparsa nel novembre del 2022.

Gli anni vissuti Oltralpe riaffioravano spesso tra i racconti che Antonietta amava donare ai suoi parenti. Raccontava spesso di come, durante la Seconda Guerra Mondiale, fossero stati costretti a trasferirsi dal luogo in cui vivevano: erano stati caricati sui vagoni di un treno, con i figli piccoli. Al rientro in Italia, Antonietta si è dedicata a tempo pieno alla famiglia. Amava i suoi pronipoti, ai quali raccontava delle filastrocche, che a volte diventavano delle storie lunghe e impegnative, ma si ricordava tutto in maniera precisa.

“A titolo personale, come cittadino di Sant’Omobono Terme, ma anche come ex-emigrante, e a nome di tutto il Consiglio Direttivo dell’Ente Bergamaschi nel Mondo, che ho l’onore di presiedere – commenta il presidente dell’EBM Carlo Personeni – rivolgo alla famiglia di Tonia Franchini le più sentite e sincere condoglianze, manifestando vicinanza e sostegno in questa dolorosa circostanza. Rimane di lei un ricordo affettuoso, per il garbo, la sobrietà, le doti umane ed il senso di appartenenza alla comunità locale, tale da esserne punto di riferimento. A lei mi lega la stessa esperienza di emigrante, con tutti i sacrifici e le privazioni che questo ha comportato. E una vicinanza verso i valori di disponibilità e altruismo che ne connotano l’esperienza. La sua voce si è spenta, ma il ricordo della sua persona continuerà a rimanere impressa nei cuori di chi ha avuto il privilegio di conoscerla”.

 

Fotografie di L’Eco di Bergamo e La Voce delle Valli