JEAN MARC TODESCHINI, SENATORE E MINISTRO IN FRANCIA, MA DI ORIGINI VALDIMAGNINE

Per 22 anni senatore della Repubblica transalpina, per 3 anni ministro della memoria, sarà venerdì 6 dicembre all’Aci di Bergamo, invitato da Valerio Bettoni, per essere premiato

Un nome france e un cognome bergamasco, Jean Marc Todeschini, definito dall’ex presidente della Provincia Valerio Bettoni «un valdimagnino d’eccezione: un uomo la cui carriera, come

Senatore e Ministro della Repubblica Francese, ha fatto onore alla Valle Imagna, a Bergamo e all’Italia». Sarà premiato venerdì dall’Aci di Bergamo, durante un incontro che si terrà, alle 11, nella sede di Bergamo. Personalità di consolidato prestigio politico in Francia, Jean Marc torna così nella terra delle sue origini, in Valle Imagna e nella sua Bergamo. Lo fa dopo 22 anni da Senatore della Repubblica transalpina e per 3 anni ministro degli ex-combattenti e della memoria, un incarico e una responsabilità di rilievo, anche per il passato di potenza coloniale della Francia. In questi ultimi vent’anni è già tornato ufficialmente per due volte in Provincia, sempre su invito dell’allora presidente Bettoni, a cui lo lega profonda amicizia. Al paese d’origine della sua famiglia è però molto legato e le occasioni e i motivi per qualche ritorno non mancano.Ora sarà di nuovo in terra orobica, appunto, venerdì 6 dicembre, per ricevere dall’Aci un «ulteriore segno di apprezzamento per aver fatto “viaggiare” e onorato ai livelli più alti di Francia il nome di Bergamo e dell’Italia». La storia e la carriera di Jean- Marc Todeschini hanno radici lontane. Figlio di un emigrante: suo padre, Antonio Todeschini, che era nato a Valsecca nel 1918, all’età di dieci anni si era trasferito in Svizzera per lavorare come contadino. Si era poi spostato in Francia, a Donmartin, dove aveva continuato a lavorare come agricoltore, si era sposato ed erano nati i figli. Nel corso degli anni Jean-Marc ha intrapreso la strada dell’insegnamento, come maestro nella regione della Lorena. Nel 1983 è scattata la scintilla: Todeschini, su spinta di alcuni amici, decide di presentare una lista per le elezioni municipali e vince. Da quel momento la sua carriera politica non ha soste. Nel 2014 entra nel governo di François Holland.

Jean Marc Todeschini e Carlo Personeni (presidente dell’EBM), in un incontro del 20 dicembre 2021 a Sant’Omobono Terme (Pasticceria Acquario)

Racconta: «Il presidente mi chiamò per sostituire il mio predecessore. Assunsi le mie funzioni il giorno successivo». Nel corso della sua lunga vita da politico ha avuto modo di conoscere diversi presidenti: «Dal mio esordio in politica nel 1983 – ricorda – come primo vicesindaco del mio Comune, Talange, nella Mosella, poi come consigliere regionale della Lorena e infine Senatore sempre della Mosella e responsabile del Partito socialista nel mio Comune, ho avuto rapporti con ben 5 Presidenti». Ora le sue trasferte a Parigi sono finite. «A 71 anni – dice – ho deciso di non ricandidarmi, anche perché il tempo della modernità si è messo a correre molto velocemente. Rimango consigliere comunale nella città di Talange, dove la mia figlia maggiore oggi è vicesindaco, responsabile dell’Istruzione». Tifoso «doc» dell’Atalanta, l’ex senatore Todeschini, insieme con il fratello Mario, la sera di venerdì farà il tifoso nerazzurro allo stadio, dove si giocherà la partita Atalanta- Milan. Incrocia le dita perché l’ultima volta che è stato allo stadio ha visto perdere la Dea. «Al termine di ogni partita – osserva Bettoni – ci sentiamo per commentare episodi e parlare di Atalanta. Un modo per mantenere saldo il legame affettivo che lo lega alla sua terra di origine e a Bergamo».

Con Bettoni, alla consegna della targa, ci saranno il direttore dell’Aci, Giuseppe Pianura e diversi invitati: autorità e anche amici valdimagnini che vogliono esprimere il loro grazie, ora che a fine settembre Todeschini ha lasciato Parigi per far ritorno a Talange, la sua città. E proprio a Talange il 18 dicembre prossimo, riceverà dall’ex-Presidente François Hollande l’alta onorificenza della Legion d’Onore.

Annamaria Franchina

(articolo de L’Eco di Bergamo del 3 dicembre 2024)