8 AGOSTO: L’EBM RICORDA I LAVORATORI ITALIANI CADUTI ALL’ESTERO

In occasione della Giornata Nazionale del Sacrificio del Lavoro Italiano nel Mondo, il Comune di Grassobbio celebrerà il ricordo dei lavoratori italiani caduti all’estero con una Santa Messa il giorno 8 agosto 2024 alle ore 18.30, presso la Chiesa parrocchiale “Santa Famiglia di Nazareth”.

L’Ente Bergamaschi nel Mondo sarà presente con una rappresentanza.

L’8 agosto, viene ricordata la “Giornata del Sacrificio del Lavoro Italiano nel Mondo”, istituita per riconoscere il lavoro e il sacrificio dei tanti connazionali emigrati all’estero. Tale commemorazione ricade nel giorno della ricorrenza della tragedia mineraria di Marcinelle, in Belgio, nel 1956, ove persero la vita, nella miniera di Bois du Cazier ,262 minatori, tra cui 136 italiani.

Una tragedia che non si placa, se pensiamo alla cronaca che riporta quasi giornalmente notizie di lavoratori morti sul lavoro.

L’EBM aderisce convintamente a questa giornata, sia per onorare la memoria dei nostri connazionali morti in Belgio in quel drammatico 8 agosto 1956, sia per ricordare tutti i caduti sul lavoro e per sensibilizzare l’opinione pubblica su questo essenziale tema, che purtroppo rimane di drammatica attualità. Ce lo ricordano gli ultimi casi. Vicende che tolgono il fiato: ai familiari va il nostro pensiero e la nostra vicinanza. Tutte le istituzioni devono cooperare per dare ai lavoratori, ovunque e dovunque, le tutele necessarie. L’8 agosto è l’occasione per rilanciare questo sentito e doveroso appello.

Come riporta, infatti, in un rapporto, l’osservatorio Vega Engineering, che da anni si occupa di sicurezza sul lavoro, a metà anno le cosiddette “morti bianche” sono già 469 in Italia, con un +4,2% rispetto allo stesso periodo del 2023. A finire “in zona rossa” a fine giugno 2024, con un’incidenza superiore a +25% rispetto alla media nazionale (Im=Indice incidenza medio, pari a 15,4 morti sul lavoro ogni milione di lavoratori), sono: Valle d’Aosta, Trentino-Alto Adige, Sicilia, Campania, Emilia-Romagna e Umbria. Se la Lombardia ha il maggior numero di vittime in occasione di lavoro (64), segue al secondo posto l’Emilia-Romagna (41).

Ai lavoratori bergamaschi emigrati all’estero per ottenere un futuro migliore per sé e per le proprie famiglie, mettendosi in gioco e portando la bandiera di Bergamo nel mondo, va un pensiero di vicinanza e di gratitudine, perché attraverso il loro impegno e i loro sacrifici la Bergamasca costruisce basi e relazioni anche fuori dai confini nazionali.