L’EBM IN VISITA AL MUSEO DELL’EMIGRAZIONE ITALIANA (MEI) IL 27 APRILE

BERGAMO – Un museo che vuole essere luogo di memoria, inclusione e democrazia: uno spazio espositivo che nasce dalla volontà di restituire al grande pubblico la narrazione di un patrimonio vastissimo e diversificato come quello legato alla storia dell’emigrazione italiana, un patrimonio fisicamente diffuso in numerose località, italiane ed estere, custodito da enti, istituzioni statali e locali, archivi, musei, centri di studio e ricerca, associazioni di emigranti. E’ il Museo nazionale dell’Emigrazione Italiana (MEI), che si apre alla Commenda di Prè, a Genova.

Promosso da MIBACT (Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo) e MAECI (Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale), in collaborazione con Regione Liguria e Comune di Genova, il MEI vede la partecipazione attiva dell’Ente Bergamaschi nel Mondo, che tre anni fa, all’atto della sua inaugurazione, ha sottoscritto, al pari di altre associazioni rappresentative di italiani all’estero, il protocollo d’intesa finalizzato allo scambio di documentazione, e al trasferimento di conoscenze, sulla storia dell’emigrazione bergamasca.

Ora, nell’ambito del programma delle iniziative 2024, incentrato sul “Turismo delle radici”, così come richiamato dal piano ministeriale “2024, anno delle radici italiane”, l’EBM propone una visita guidata al MEI, a Genova, per riannodare i fili della memoria dell’emigrazione italiana, consultando i materiali del museo ligure, che trovano anche documentazione bergamasca.

“Il museo è molto interessante – spiega il referente degli ex-emigranti dell’EBM Diego Rodeschini – E’ ravvivato da materiale che le varie associazioni di “italiani nel mondo” inviano al MEI. E così stiamo facendo anche noi, fornendo documenti, fotografie, testimonianze del grande mosaico della emigrazione bergamasca: le partenze, le destinazioni, il lavoro, la salute, l’alimentazione, le discriminazioni, l’accoglienza, i ritorni”.

La visita è in programma sabato 27 aprile. La partenza è alle 6, da Sant’Omobono Terme, in via Elia Frosio (centro sportivo/piscine); con partenze alternative da Almenno San Salvatore e Bergamo, da valutare in base agli iscritti. Giunti a Genova, visita guidata al Museo Nazionale dell’Emigrazione Italiana; visita guidata al Museo del Mare, il più grande del Mar Mediterraneo, con visita al sottomarino “Nazario Sauro”.

La visita, del costo di 80 euro, comprende il viaggio in pullman, la sosta con colazione lungo il tragitto, il pranzo a Genova (scelta tra menu di mare o di terra).

Per informazioni e prenotazioni, telefonare allo 035.7758249.

 

grazie per fotografie: RAI Cultura, Ministero della Cultura, Comune di Genova, MuseoMei.it