Un grave lutto ha colpito la grande “famiglia” dei “Bergamaschi nel mondo”. Venerdì 25 febbraio, è venuto a mancare Giuseppe “Pino” Maffessanti, 88 anni, dal 1951 emigrante in Giamaica, a Montego Bay, e corrispondente dell’Ente Bergamaschi del Mondo nell’isola caraibica.
Era in una clinica di cura a Miami, ma voleva tornare a casa, a Endine Gaiano, suo paese d’origine. Ha fatto noleggiare un aereo privato con a bordo due medici, la moglie Daniela Galizia e la figlia Nancy. A Colonia, dove l’aereo ha fatto scalo, si è sentito male ed è morto.
Un “Bergamasco nel mondo” partito dal nulla, ma che ha avuto successo, grazie allo spirito di sacrificio tipico dei bergamaschi, diventando in Giamaica leader nel settore delle costruzioni edili; e uno degli italiani di maggior successo all’estero.
Nato a Parigi il 31 marzo 1933 da genitori italiani, Andrea Maffessanti e Margherita Bianchi, già loro emigranti, nel 1936, insieme ai genitori, fa ritorno al paese d’origine, Endine Gaiano, in località Rova. Suo padre, però, emigra in cerca di lavoro in Costa d’Oro (ora Ghana), così come molte altri capifamiglia di Endine. Così, rimane con i nonni paterni, in cascina. Nel frattempo, frequenta la scuola elementare di Piangaiano ed il Patronato San Vincenzo di Endine. E, all’età di 14 anni, inizia a lavorare come apprendista falegname, aprendo poco dopo una piccola falegnameria artigianale; senza trascurare lo studio, perchè frequenta una scuola di disegno a Lovere. Una famiglia unita, la sua: viveva in famiglia con i nonni paterni, già in età avanzata, con la mamma, il fratello Onesto, una zia inferma e un’altra zia, sorella di sua madre, e sua figlia Margherita, che aveva la sua stessa età. In totale, erano in otto sotto lo stesso tetto.
Dopo la scuola, l’impegno più importante era quello di andare a “rubare” un po’ di legna nei boschi vicino a casa e di accudire la mucca (la “Mora”). Tutto questo lo ha aiutato ad essere molto sensibile alle necessità altrui.
Nel 1951, arriva la svolta della sua vita.
Il 7 marzo 1951, insieme a sua madre, arriva in Giamaica per riunirsi al padre, deportato dagli inglesi durante la Seconda Guerra mondiale come prigioniero di guerra. Suo padre Andrea, come molti altri prigionieri, tra i quali diversi bergamaschi, furono imbarcati su una nave inglese partita dalla Costa d’Avorio per una destinazione ignota, e per 40 giorni dovettero sopportare la traversata dell’Oceano Atlantico, rinchiusi nella stiva, con poco cibo, maltrattamenti e un clima torrido. Finalmente, dopo questa terribile avventura, sbarcarono in Giamaica, dal padre ribattezzata “Paradiso Terrestre”. Purtroppo, alcuni dei prigionieri rinchiusi nella stiva non riuscirono a sopportare il tragitto e si trovano oggi sepolti nel cimitero di Kingston, capitale della Giamaica. Fra questi anche il padre di un suo carissimo amico, Domenico Magri di Vilminore”.
Giuseppe Maffessanti inizia, così, la sua vita in Giamaica, terra nella quale pensava di rimanere per poche settimane e che invece non abbandonerà più.
Senza conoscere la lingua inglese, inizia a lavorare nella ditta fondata da suo padre con un socio, la “Filisetti e Maffessanti”, a Ocho Rios. Mentre lavora nella costruzione di case in Claremount, Ocho Rios, Upton e Runaway Bay, frequenta con successo dei corsi per corrispondenza in Architettura ed Ingegneria, in Inghilterra. Nel 1959, lavora fra Ocho Rios e Montego Bay, per espandere l’azienda. Nel 1960, fonda la “Maffessanti Brothers Limited” e due anni dopo si trasferisce a Montego Bay, dove fonda un altro ramo dell’azienda, la “Maffessanti Builders and Contractors”.
La tenacia nel lavoro e nello studio permette, così, a Giuseppe Maffessanti di diventare un leader nel ramo delle costruzioni, in particolare ville per privati di tutto il mondo, hotel, quartieri residenziali, arredo urbano, strade e altro ancora. Un’impresa enorme, con oltre mille operai, con i quali ha sempre avuto un rapporto paterno, di stima reciproca. Ed è proprio questo rapporto diretto con le persone che ha fatto di Pino Maffessanti una delle persone più apprezzate in tutta la Giamaica, per la sua umanità e generosità. Un vero benefattore.
Intanto, nel 1957, si sposa con Daniela Galizia.
Dalla loro unione nascono tre figli: Marco (63 anni), ingegnere civile; Alba (59 anni), linguista, che vive e lavora in Francia; e Nancy (47 anni), architetto.
Giuseppe Maffessanti, però, non ha mai dimenticato la sua terra d’origine, mantenendo sempre un filo diretto con Sovere ed Endine, i due paesi ai quali è particolarmente legato.
Tanto che, per ricordarsi i posti dove è cresciuto, ha nominato le sue proprietà con le vie dei paesi della Lombardia. E per avere un legame ancora più diretto con Bergamo, ha accettato l’invito di essere presidente della sezione giamaicana dell’Ente Bergamaschi nel Mondo, aiutando molti giovani che si sono rivolti a lui in questi anni, emigrando in Giamaica.
UNA “BACHECA” DI RICONOSCIMENTI E ONORIFICENZE
Ma Giuseppe Maffessanti non è solo un imprenditore di successo. La sua lunga carriera è disseminata di riconoscimenti ufficiali e cariche importanti: socio della Camera di Commercio ed Industria di Montego Bay; direttore amministrativo del Community College di Montego Bay, una scuola professionale con oltre 1.800 studenti; direttore amministrativo del Centro Medico e di Accoglienza dei malati di HIV di Montego Bay; direttore amministrativo della “Fondazione del Buon Pastore”, nella Diocesi di Montego Bay. Inoltre, membro “a vita” del Kiwanis Club International.
Negli anni, poi, ha creato associazioni ed enti umanitari, che aiutano i più bisognosi, in particolare i bambini. Nel 1994, crea, con l’aiuto della moglie Daniela, la “Great River Charity Foundation”, della quale è direttore ed amministratore unico: una fondazione che si impegna ad aiutare circa 60 studenti, pagando loro la retta scolastica, il trasporto, i libri e quanto necessario per il loro cammino, dalla scuola materna fino all’Università. Inoltre, è finanziatore di varie borse di studio per studenti dell’isola. Nel 1990, poi, dona 14 lotti di terreno, a Guava Walk, di circa 2.000 mq ciascuno, a 14 famiglie bisognose, e le aiuta nella costruzione delle loro case. Costruisce e dona negli anni le scuole materne nelle comunità di Anchovy, Hopewell, Guava Walk, Bruce Hall e Cornwall Garden.
Dona 15.000 mq di terreno per permettere la ricollocazione di 20 famiglie a Spring Garden. Dona 25.000 mq di terreno a 32 famiglie a Great River. Aiuta anche a costruire le case dei suoi operai. Costruisce diverse chiese in varie parti dell’isola, anche di religione diversa, a dimostrazione del suo stile di vita, aperto ed ospitale verso tutti. Nel 1997, riceve un “Certificato di Apprezzamento” dalla Diocesi di Montego Bay, per i suoi 30 anni di impegno ed aiuti nella Chiesa Cattolica. Nel 1998, l’organizzazione internazionale “Fede Speranza e Carità” lo premia per l’aiuto e la disponibilità dimostrata nei confronti dei bambini orfani, a causa della guerra nell’ex-Jugoslavia. Nel 1999, riceve una “Medaglia di Distinzione” per il suo impegno nel combattere la carenza di iodio nei bambini.
Nel 2006 dona, con la moglie Daniela, un’aula della nuova scuola materna di Sovere, che oggi porta il loro nome. Nel 2007 contribuisce alla costruzione del campo sportivo di Sellere, frazione di Sovere.
Per le sue opere sociali e solidali, il Governatore della Giamaica Sir Howard Cooke, nel 2001, gli conferisce il titolo di “Ordine di Distinzione”, uno dei titoli più prestigiosi nella società giamaicana. Non c’è giorno che nel suo ufficio di Montego Bay non entrino persone bisognose d’aiuto, giovani ragazze madri abbandonate, piccoli orfani, anziani che necessitano di cure mediche che non si possono permettere, portatori di handicap che la società rifiuta, studenti vogliosi di apprendere ma senza alcuna possibilità economica. Per tutte queste persone Pino Maffessanti, nonostante i suoi impegni lo portino ad essere in ufficio dalle 6 del mattino fino alle 20 di sera, è sempre disponibile.
Nel 1996, il Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro lo insignisce dell’Ordine di Cavaliere della Repubblica Italiana. Mentre nel 2004, il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi dell’Ordine di Ufficiale della Repubblica Italiana. Nel 2006, Papa Benedetto XVI gli conferisce il premio della “Croce Santa”, per il suo impegno umanitario a favore delle persone bisognose. Dal 1998 al 2014 è eletto Console Nazionale Estero della Giamaica e per l’intera area caraibica dall’Ordine dei Cavalieri della Repubblica Italiana. Il 25 aprile 2009, Papa Benedetto XVI lo elegge Cavaliere dell’Ordine di San Gregorio Magno. Nel maggio del 2011 il Governatore della Giamaica lo nomina direttore dell’organizzazione “I Believe Initiative”, un’associazione con la quale il governo giamaicano si impegna ad aiutare i giovani a seguire una vita giusta. Il 15 ottobre 2011 riceve il primo premio al National Builders Award of Jamaica, per il suo contributo da imprenditore nel “costruire una Giamaica migliore”. Il 18 novembre 2012, il Montego Bay Community College gli conferisce l’Honorary Fellow (il più alto livello mai conferito dal College), per il suo trentennale contributo alla crescita del College. Con decreto del 27 dicembre 2012 il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano lo nomina Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.
“Lo ricordo come persona attiva e dinamica – sottolinea il presidente dell’Ente Bergamaschi nel Mondo Carlo Personeni – L’ho incontrato alcune volte, nei suoi rientri in Italia, l’ultima due anni fa: mi ha raccontato delle sue tante costruzioni per personaggi del cinema, della politica e della moda, ma anche dei suoi progetti umanitari, a vantaggio dei più poveri. Una grande persona, vicina al nostro ente, punto di riferimento in Giamaica per tutti gli emigranti”.
T.P.
Si ringrazia Matteo Alborghetti