Favorire l’utilizzo del dialetto come strumento di condivisione di identità linguistica e culturale, rafforzando il legame tra le comunità bergamasche in emigrazione e la propria terra di origine; e promuovere il mantenimento dell’utilizzo del dialetto bergamasco tra i soggetti emigrati, stimolandoli a tramandarne l’apprendimento ai loro discendenti. Questi i motivi che sottendono il nuovo corso di dialetto bergamasco, organizzato dall’Ente Bergamaschi nel Mondo e realizzato dal Ducato di Piazza Pontida, il più importante sodalizio di tradizioni, cultura, arte e folclore bergamasco, che vanta alte esperienze specifiche in merito.
Il corso, che rappresenta un’iniziativa di chiara promozione della “bergamaschità”, inizierà su piattaforma online il 17 gennaio e terminerà il 30 maggio 2022, articolandosi in 14 lezioni, al lunedì, di un’ora ciascuna, dalle 18.30 alle 19.30, tenute dalla prof.ssa Giusi Bonacina, del Ducato di Piazza Pontida.
Questo il calendario:
17, 24 e 31 gennaio;
7, 14, 21 febbraio;
7, 14, 21, 28 marzo;
2, 16, 23, 30 maggio
Il corso è gratuito, con obbligo di prenotazione, esclusivamente inviando una e-mail all’Ente Bergamaschi nel Mondo (035.7758249 – info@bergamaschinelmondo.com).
La richiesta di prenotazione è necessaria per registrarsi con i propri dati (nome, cognome, città di residenza all’estero, …) e ottenere anzitempo il link per il collegamento sulla piattaforma online.
Il link verrà inoltrato direttamente a quanti si iscriveranno, nonchè ai presidenti dei Circoli e delle Delegazioni se iscritti.
Al termine del corso verrà rilasciato agli iscritti un attestato di frequenza.
Il progetto di apprendimento e recupero del dialetto bergamasco punta ad una programmazione triennale:
2022-1° anno: livello propedeutico;
2023-2° anno: livello medio;
2024-3° anno: livello avanzato.
Le lezioni saranno registrate e, quindi, disponibili sul sito dell’Ente Bergamaschi nel Mondo e su quello del Ducato di Piazza Pontida.
Già tante le prenotazioni, oltre che dall’Europa, anche dall’Australia, dalla Cina e dal Sud-America. Del resto, il dialetto si qualifica come indicatore caratterizzante della “bergamaschità”, ovvero di quei valori identificanti del patrimonio culturale e delle tradizioni della terra bergamasca; ne incarna la determinazione di appartenenza a tradizioni e radici legate alle proprie origini.
“Dalle prime prenotazioni si nota un vivo interesse – sottolinea la segreteria dell’Ente Bergamaschi nel Mondo – Nei bergamaschi all’estero c’è una forte nostalgia delle nostre tradizioni e della nostra cultura, veicolate principalmente dalla lingua locale, massima espressione della “bergamaschità””.